DALLA STRADA
La Corea del Sud cambia il modo di contare l'età: le persone potrebbero avere fino a due anni in meno
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La Corea del Sud cambia il sistema di calcolo dell'età anagrafica
Incredibile ma vero, detto nel 2023, ma la Corea del Sud ha ufficialmente modificato il modo di calcolare l'età dei propri cittadini, aprendo a una rivoluzione che dunque riscriverà l'età anagrafica di milioni di persone nel paese. Ancora legati al vecchio sistema tradizionale di conteggio, che non funzionava sulla base dei 365 giorni di rotazione della Terra sul proprio asse, i coreani tutti si sono trovati improvvisamente (dal 28 giugno 2023, ma il provvedimento era stato votato e approvato già a dicembre 2022) con qualche anno in meno addosso.
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I sudcoreani avranno da uno a due anni in meno
Si passa dunque al sistema internazionale, che conta il primo anno d'età dopo i primi 365 giorni dalla nascita. In Sud Corea, invece era ancora in vigore il sistema tradizionale coreano, che riconosceva già il primo anno d'età al momento della nascita. Di conseguenza, i sudcoreani da ora in poi si ritroveranno, sui documenti personali, da uno ma fino a due anni in meno
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Come funzionava il sistema tradizionale coreano
Il vecchio sistema sudcoreano prevedeva che il bambino avesse un anno al momento della nascita, e che gli anni si compissero ogni 1° gennaio. Facendo un esempio, un bambino nato il 20 luglio 2022 avrebbe dunque già un anno, e avrebbe compiuto il secondo anno il 1° gennaio 2023.
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La rivoluzione del presidente Yoon Suk-yeol
Questa rivoluzione era uno dei capi saldi della campagna elettorale dal presidente Yoon Suk-yeol, approvata dal Governo a dicembre 2022 ed entrata in vigore il 28 giugno 2023
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Qualcosa del vecchio sistema verrà mantenuta
Rimarranno comunque tracce del vecchio sistema, allo scopo di regolare in modo più semplice, e soprattutto per non stravolgere, l'inizio dell’età scolare, l'età del servizio militare e la possibilità di bere alcolici.
