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09/03/2023 14:02

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L'Indonesia sta costruendo la sua nuova capitale, le foto

L’Indonesia sta costruendo la sua nuova capitale Nusantara a Sepaku, Penajam Paser Utara, Kalimantan orientale.
La nuova capitale si estenderà su una superficie di 56.180 ettari nella provincia di East Kalimantan anche se questo genera preoccupazioni sia per gli effetti che potrebbe provocare lo sviluppo della città sull’ambiente sia sull’impatto che potrebbe causare sulle popolazioni indigene.
Secondo il capo della Nusantara Capital City Authority, Bambang Susantono, la nuova capitale dovrebbe sostituire Jakarta nel primo semestre del 2024.

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La nuova capitale dell'Indonesia

L’Indonesia sta costruendo la sua nuova capitale Nusantara a Sepaku, Penajam Paser Utara, Kalimantan orientale. La località è situata sull’isola del Borneo, a tantissimi chilometri di distanza dall'attuale capitale Giacarta.

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L'estensione territoriale

La nuova capitale si estenderà su una superficie di 56.180 ettari nella provincia di East Kalimantan anche se questo genera preoccupazioni sia per gli effetti che potrebbe provocare lo sviluppo della città sull’ambiente sia sull’impatto che potrebbe causare sulle popolazioni indigene.

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Quando dovrebbe essere pronta la nuova capitale

Secondo il capo della Nusantara Capital City Authority, Bambang Susantono, la nuova capitale dovrebbe sostituire Jakarta nel primo semestre del 2024.

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Perché si è scelto di spostare la capitale

La volontà di trasferire la capitale indonesiana è stata dettata soprattutto dal fatto che Giacarta, che attualmente ospita oltre 30 milioni di abitanti nella sua area metropolitana, ha subito talmente tanti gravi problemi infrastrutturali e inondazioni da far affermare agli esperti che entro il 2050 un terzo della città potrebbe essere coperta d'acqua.

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La preoccupazione degli ambientalisti

Gli ambientalisti sono particolarmente preoccupati per la costruzione della nuova capitale. Si prevede che la superficie forestale potrebbe ridursi del 12% prima del 2050 e che diverse specie di animali come gli oranghi del Borneo e delle scimmie nasiche potrebbero ridursi di un terzo.

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