Scalata all'Everest: numero di permessi record rilasciati dal Nepal nel 2023

Scalare il monte Everest è senza dubbio una delle imprese più grandi e clamorose che un essere umano possa portare a termine. Eppure, sta diventando un qualcosa alla portata di molti (ricchi), specialmente cinesi e nordamericani. Considerando il fatto che la vetta si può raggiungere solo per poche settimane all'anno, a causa delle condizioni climatiche estreme, c'è sempre un gran caos e un gran numero di persone che, pagando migliaia di dollari, tentano di raggiungere il punto più alto del mondo. Quest'anno, tuttavia, potrebbero esserci dei problemi, in quanto il Nepal ha concesso un numero record di permessi per scalare la montagna (si, serve un permesso speciale). Un fattore, quello del sovraffollamento dei campi base e delle vette, che potrebbe portare anche a situazioni pericolose per la sicurezza degli scalatori.

Saranno ben 463 gli scalatori per le spedizioni di questa primavera sul monte Everest (367 uomini e 96 donne provenienti da 65 Paesi), anche se gli esperti temono un pericoloso sovraffollamento in vetta. 

Un informazione che non tutti conoscono è che per scalare il monte Everest non basta presentarsi sul posto. Il permesso per tentare la scalata deve essere concesso da parte del Dipartimento del Turismo del Nepal. Ed è proprio il direttore di questo dipartimento, Yubaraj Khatiwada, a parlare della situazione al broadcaster americano CNN.

Una seconda informazione che forse non tutti conoscono, è che esistono specifiche, e brevi, finestre temporali nel corso dell'anno nelle quali è possibile raggiungere la vetta. La maggior parte degli alpinisti cerca di scalare la vetta a maggio. C'è un breve lasso di tempo, di solito dopo la metà di maggio, in cui le temperature sono più calde e i venti d'alta quota noti come jet stream si sono allontanati dalle montagne. Alcuni però, a volte, ci provano anche in autunno.

Il programma per scalare l'Everest prevede momenti di salita e momenti di acclimamento alla pressione atmosferica minore. Gli alpinisti, assieme ai membri dello staff e alle guide sherpa, impiegano circa due settimane di cammino fino al campo base dell'Everest, che si trova a un'altitudine di 17.000 piedi (quasi 5200 metri). Saranno necessarie poi circa due settimane per adattarsi all'altitudine, aspettando buone condizioni meteorologiche prima di proseguire per altri quattro giorni, raggiungere altri campi e infine salire in vetta.

Paradossalmente, un gran numero di persone che cerca di raggiungere la cima causa degli ingorghi, delle vere e proprie code, con gli scalatori in quiete attesa del proprio turno per salire, come in un supermercato. Queste immagini, che si possono reperire sul web, sono davvero assurde e testimoniano, anche qui, il fenomeno del turismo di massa che sta creando problemi in larghe parti del mondo. Essere in coda per raggiungere la cima dell'Everest perché ci sono "troppe persone", è qualcosa di incredibile.

Gli oltre 460 alpinisti che hanno ricevuto il permesso di salire questa primavera saranno accompagnati da più di 1.500 sherpa nepalesi e da altro personale al campo base e in alto. Le autorità del Nepal, per le quali il turismo è una delle maggiori fonti di entrate, sta già lavorando per aumentare lo spazio a disposizione per gli accampamenti e anche per installare, nello stesso percorso, il maggiori numero di corde possibili, in modo da evitare le possibili code in cima.