L'Europa ha raggiunto una temperatura media, registrata nel 2022, che è stata di 2,3 gradi superiore rispetto all'era pre-industriale (1850-1900). Questo è quello che emerge da uno studio e dai dati raccolti da congiuntamente dall'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e dal servizio Ue di osservazione della Terra, Copernicus.
Di contro, la temperatura media tenendo conto del mondo intero, è aumentata di 1,5° rispetto allo stesso periodo preindustriale preso in esame.
Stando al delle situazioni di emergenza (Em-Dat), i rischi meteorologici, idrologici e climatici che hanno avuto luogo nel Vecchio Continente nel 2022 hanno colpito in modo diretto ben 156.000 persone e causato 16.365 morti, quasi esclusivamente a causa delle ondate di calore.
L'Europa ha raggiunto una temperatura media, registrata nel 2022, che è stata di 2,3 gradi superiore rispetto all'era pre-industriale (1850-1900). Questo è quello che emerge da uno studio e dai dati raccolti da congiuntamente dall'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e dal servizio Ue di osservazione della Terra, Copernicus.
Di contro, la temperatura media tenendo conto del mondo intero, è aumentata di 1,5° rispetto allo stesso periodo preindustriale preso in esame.
Stando al report delle situazioni di emergenza (Em-Dat), i rischi meteorologici, idrologici e climatici che hanno avuto luogo nel Vecchio Continente nel 2022 hanno colpito in modo diretto ben 156.000 persone e causato 16.365 morti, quasi esclusivamente a causa delle ondate di calore.
A partire dal 1980, i guai causati disastri meteorologici, come ondate di calore, inondazioni, ed eventi estremi dovuti al clima, sono stati responsabili della morte di 195.000 persone, ha reso noto l'Agenzia europea dell'ambiente (Aea).
Quelle che sono state le perdite economiche complessive, la maggior parte delle quali dovuta ad inondazioni e tempeste, sono stimati in circa due miliardi di dollari per il 2022, ben lontani dai 50 miliardi di dollari stimati per il 2021 a seguito delle eccezionali inondazioni.
Stando alle parole di Carlo Buontempo, direttore dell'Osservatorio sui cambiamenti climatici Copernicus (C3S) dell'Unione Europea: “Il 2022 purtroppo non è un caso unico o una stranezza climatica. Anzi, è parte di una tendenza che renderà gli episodi estremi di stress da caldo più frequenti e più intensi in tutta la regione".