DALLA STRADA

Canal Grande di Venezia diventa verde fosforescente: cosa potrebbe essere accaduto

Una strana chiazza verde fosforescente è comparsa sul celebre Canal Grande nel cuore della meravigliosa città di Venezia, suscitando l'attenzione e la preoccupazione di residenti e turisti.

Durante la giornata di domenica, numerose segnalazioni sono giunte alle autorità, le quali hanno prontamente indagato per rintracciare i responsabili dell'accaduto. Comprendere il tipo di sostanza versata nel canale è la priorità, per scongiurare possibili intossicazioni e danni alla salute delle persone.

Al momento le indagini sono ancora in corso per risolvere il mistero del liquido verde fosforescente ma sono già state vagliate alcune ipotesi. Le ultime notizie, fonte ANSA.

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Canal Grande di Venezia diventa verde fosforescente: cosa è accaduto
Una strana chiazza verde fosforescente è comparsa sul celebre Canal Grande nel cuore della meravigliosa città di Venezia, in Italia, suscitando l'attenzione e la preoccupazione di residenti e turisti. Durante la giornata di domenica, numerose segnalazioni sono giunte alle autorità, le quali hanno prontamente indagato per rintracciare i responsabili dell'accaduto. Comprendere il tipo di sostanza versata nel canale è la priorità, per scongiurare possibili intossicazioni e danni alla salute delle persone. Al momento le indagini sono ancora in corso per risolvere il mistero del liquido verde fosforescente ma sono già state vagliate alcune ipotesi. Le ultime notizie, fonte ANSA.
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Cosa è successo
Durante la giornata di domenica sono state molte le persone, residenti e numerosi turisti, che hanno segnalato alla polizia la presenza della strana macchia verde sotto il Ponte di Rialto. Immediatamente sono stati eseguiti i prelievi e ora si ha la quasi certezza del motivo per cui l’acqua si è colorata di verde fosforescente.
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Il liquido
I primi esiti dei controlli sul liquido prelevato a Rialto hanno indicato che si tratterebbe di una sorta di "tracciante", un liquido che viene immesso nelle tubature o negli scarichi urbani in caso di una perdita d'acqua, per comprenderne il tragitto. La popolazione non ha corso alcun rischio perché il liquido non è tossico né dannoso per le acque lagunari.
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Responsabili
Le prime ipotesi sono state due: atto dimostrativo in nome della tutela dell’ambiente o atti vandalici. Secondo altre ipotesi, meno probabili, il liquido potrebbe provenire dai tubi di scarico di alcune abitazioni private. Tuttavia ad oggi il colpevole non è stato identificato e le indagini sono ancora in corso.
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Conclusione
L’ipotesi "liquido tracciante" è stata recentemente avvalorata dall’ARPAV, l’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto. Come affermato da Maurizio Vesco, direttore di Arpav Venezia: «Gli esami e le analisi sull’acqua del Canal Grande non sono ancora stati completati, ma propendiamo per questa ipotesi». La sostanza dunque non è dannosa e a parte l'ingente spesa economica necessaria, seppur spiacevole il fatto non dovrebbe provocare conseguenze a lungo termine.
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25/04/2024
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