INCENDI
Petroliera sospettata di contrabbando di petrolio iraniano in fiamme in Malesia: 3 membri dispersi
Una petroliera tipo Aframax trasportante petrolio iraniano, la Pablo, è stata coinvolta in un incendio nelle acque meridionali della Malesia.
Gran parte dell'equipaggio è stato salvato da un'altra petroliera e dall'Autorità Marittima del luogo, ma tre membri risultano ancora dispersi e le cause dell'incidente sono ancora in corso di indagine.
La Pablo ha avuto lista di proprietari e bandiere nel corso degli anni, ed è stata sospettata di contrabbando di petrolio iraniano in almeno 10 diverse occasioni dal 2019, secondo United Against Nuclear Iran.
Siamo nel sud della Malesia
Dopo circa venti ore dall’incendio, proseguono le operazioni di ricerca e soccorso per tre membri dell’equipaggio dispersi da una petroliera – tipo Aframax – che ha preso fuoco nelle acque meridionali della Malesia. Secondo quanto riferito, la maggior parte dell’equipaggio è stata salvata da un’altra petroliera nell’area e dalla Malaysian Maritime Enforcement Agency (MMEA).
Storia marittima della nave coinvolta nell’incidente
La nave coinvolta nell’incidente ha una particolare storia di relazioni marittime fatte d’ispezioni, poiché trasportava petrolio iraniano. I dettagli sulle cause dell’incendio e dell’intera situazione sono ancora in corso, e al momento scarsi, ma l’Autorità Marittima e Portuale di Singapore ha identificato la petroliera come la Pablo, immatricolata in Gabon.
Autorità di Singapore sta monitorando l’operazione di salvataggio
L’Autorità di Singapore sta monitorando l’operazione di salvataggio e trasmettendo continui avvisi ai naviganti in merito alla petroliera in fiamme e alla ricerca dei marittimi dispersi. Secondo una dichiarazione del primo Ammiraglio Nurul Hizam Zakaria, direttore della Johor Malaysian Maritime Enforcement Agency (MMEA), le Autorità hanno ricevuto ieri alle 16:00 una richiesta di soccorso dalla nave registrata in Gabon.
Equipaggio: salvati e dispersi
L’MMEA da subito ha inviato sul posto imbarcazioni di soccorso. Un’altra petroliera, l’Enola, è andata in soccorso della nave in fiamme ed è riuscita a salvare 18 membri dell’equipaggio. L’MMEA riferisce che la sua nave di salvataggio, la Petir 12, ha salvato due membri dell’equipaggio e un terzo marittimo è stato salvato da un’altra nave. All’ultimo conteggio, la nota di stamane afferma che 23 dei 28 membri dell’equipaggio a bordo sono stati salvati, ma la lista dell’equipaggio è ancora in fase di compilazione.
Una storia controversa
Non vi è alcuna indicazione di come sia iniziato l’incendio, ma le immagini dell’MMEA mostrano la nave avvolta dal fuoco che avanza lungo la stessa nave. Non è chiaro se la petroliera abbia del carico a bordo, ma dalle immagini sembra essere alta sull’acqua. La petroliera è stata costruita in Giappone nel 1997 e la sua carriera di 26 anni mostra una lunga lista di proprietari. Il database Equasis registra sette nomi e bandiere dal 2018, con un record d’ispezioni subite senza fermi.
Sospetti di contrabbando di petrolio iraniano
Il gruppo di sorveglianza iraniano, United Against Nuclear Iran (UANI), ha affermato in sua nota che la nave è stata a lungo sospettata di contrabbando di petrolio iraniano. Il gruppo UANI ha seguito la nave Pablo per molti anni. La Pablo è stata sospettata di trasportare petrolio iraniano in almeno 10 diverse occasioni da quando le sanzioni sono state formalizzate nel 2019. La Pablo di è lunga 761 piedi (232 metri) e proveniva da Zhoushen, in Cina, da dove era partita il 18 aprile, dal sito di ancoraggio nell’arcipelago di Riau.